M.O./ Usa e Gb: negoziati diretti il più presto possibile


Washington, 6 ago. (Apcom)
– Israeliani e palestinesi devono passare alla fase dei colloqui diretti “il più presto possibile”: è quanto si legge in un comunicato della Casa Bianca, diffuso al termine di un colloquio telefonico fra il presidente Barack Obama ed il premier britannico David Cameron.

I negoziati indiretti fra Anp e Israele – condotti attualmente
con la mediazione statunitense – sono ripresi il 9 maggio scorso: i colloqui dovrebbero durare quattro mesi e riguardare tutte le questioni relative allo status finale dello Stato palestinese, tra le quali la demarcazione delle frontiere, così come le garanzie di sicurezza per lo Stato ebraico.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva recentemente reso noto che le trattative dirette potrebbero iniziare entro metà agosto: il presidente dell’Anp Abu Mazen ha tuttavia
recentemente definito “inutile” la ripresa dei negoziati diretti, dato che a suo parere ciò che sembra offrire Netanyahu è la volontà di riprendere le trattative da zero: l’Anp vuole invece il rispetto degli accordi raggiunti con il precedente esecutivo di Ehud Olmert, oltre al congelamento delle attività edilizie negli insediamenti cisgiordani e a Gerusalemme Est, condizioni che lo Stato ebraico ha finora rifiutato.

Abu Mazen deve fare fronte però proprio alle insistenze della
Casa Bianca per un cambio di passo nei negoziati: secondo un
rapporto interno dell’Anp l’inviato speciale statunitense George
Mitchell avrebbe chiesto al Presidente palestinese di passare
alle trattative dirette con lo Stato ebraico; il documento
sottolinea tuttavia che rinunciare alle garanzie e alle
condizioni poste dallo stesso Abu Mazen per aprire un negoziato
faccia a faccia costituirebbe un “suicidio politico”.

La Lega araba da parte sua ha dato il via libera ai negoziati diretti, precisando tuttavia che spetta a quest’ultima stabilire i tempi per il passaggio alle trattative bilaterali. In una lettera indirizzata all’Amministrazione Obama i Ministri della Lega hanno poi sottolineato come debbano sussistere tre condizioni per un avvio dei negoziati diretti: innanzitutto, si dovrà trattare della “fase finale” del processo di pace, dovrà esistere una chiara tabella di marcia per i colloqui e dovranno venire creati degli adeguati meccanismi di controllo e verifica degli accordi.

(con fonte Afp)

Mgi

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