Mosca, 6 ago. (Apcom-Nuova Europa) – Si appella ai volontari, il governo russo, per tentare di contenere l’emergenza incendi nella parte centrale del Paese, mentre Mosca soffoca, avvolta in una cappa micidiale di fumo e smog. La situazione, che le autorità descrivono come “complicata” per le regioni moscovita e di Nizhni Novgorod (500 chilometri a Est della capitale), appare per molti versi drammatica. Dopo l’evacuazione dei materiali fissili da almeno un sito nucleare e di missili da una base presso Mosca, la Procura oggi ha riferito di un secondo incendio in un deposito militare. Il traffico aereo negli aeroporti moscoviti è andato in tilt a causa del fumo e i satelliti hanno rilevato dalle zone incendiate nubi piroclastiche, generalmente associate alle eruzioni vulcaniche.
L’ondata eccezionale di calore che attanaglia Mosca da un mese ha provocato un’impennata dei decessi a luglio: il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2009, hanno riferito i servizi anagrafici . Concretamente, si ritengono collegabili alla canicola quasi 5.000 morti in più. La colonnina di mercurio nella capitale russa è fissa attorno ai 40 gradi da oltre una settimana e l’afa peggiora la qualità dell’aria, su cui grava anche il fumo esalato dalle torbiere in fiamme tutto attorno alla città.
I metereologi prevedono che solo martedì prossimo la capitale si libererà – almeno in parte – di questa terribile cappa fumosa, che costringe gli abitanti a uscire per strada indossando mascherine. Oggi, poi, ai vari disagi provocati dalla ‘nebbia da incendi’ si sono aggiunti i ritardi per i voli in partenza e anche in arrivo. Traffico aereo in tilt soprattutto nei due aeroporti nella parte sud della città – Domodedovo e Vnukovo – dove alle 16 moscovite oltre 100 voli
Assieme alla regione di Mosca, altre sette restano in stato d’emergenze per gli incendi boschivi, costati finora la vita a 52 persone. Il ministero delle Situazioni di Emergenza ha lanciato un appello ai cittadini, affinchè si offrano come volontari, come hanno già fatto nei giorni scorsi 1.500 persone.
Per ‘mettere in sicurezza’ definitivamente il centro nucleare di Sarov, intanto, circa 500 militari stanno abbattendo la foresta tutto attorno. Le autorità prima hanno negato che vi fossero rischi, poi hanno annunciato il trasferimento di tutto il materiale radioattivo. Sempre grande allerta, inoltre, per la regione di Briansk, Russia centro-occidentale molto contaminata dall’incidente a Cernobyl nel 1986 e ancora oggi con alti livelli di radionuclidi nell’atmosfera. Oggi il WWF ha confermato l’allarme: se scoppiassero incendi in quell’aerea, potrebbe sollevarsi una nuova nube radioattiva.
Orm
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