Valle, la banda non parla Ma si profilano nuovi scenari

CASTELLANZA Non parlano i tre presunti componenti del commando di rapinatori sospettato di aver messo a segno almeno tre rapine in una settimana tra Busto Arsizio e Castellanza. Cesk Gjetja, albanese di 26 anni considerato il boss della banda, Leonard Narkaj, albanese di 27 anni considerato il gregario addetto alla logistica delle armi del gruppo, e Carmelo Pirrone, catanese di 29 anni, considerato il palo della banda e l’uomo addetto alla scelta degli obiettivi da rapinare,

sono comparsi ieri mattina davanti al gip di Busto Alessandro Chionna. Tutti e tre si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Nessuna rivelazione, dunque, mentre il giudice per le indagini preliminari si è riservato sulla misura di custodia cautelare da adottare a carico dei tre, che potrebbero comunque restare in carcere. Anche perché nella palazzina castellanzese dove viveva Gjetja i carabinieri del reparto operativo di Varese e della compagnia di Busto hanno trovato un piccolo arsenale nonché parte dei proventi delle rapine di cui è accusata la banda.
Ma l’indagine non è ancora finita. Gli inquirenti, coordinati dal pm Roberto Pirro Balatto, stanno ora vagliando altre piste. E non solo relative a rapine: il dna dei tre sarà incrociato con tracce sino ad oggi rimaste anonime riscontrate sui luoghi di altri fatti criminosi avvenuti nel Basso Varesotto e non solo.

L’articolo completo sul giornale in edicola martedì 7 dicembre

f.artina

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