Parigi, 9 dic. (Apcom) – La Francia si sta attivando per verificare la notizia sulla liberazione di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, l’iraniana condannata a morte per lapidazione. Lo ha indicato il Quai d’Orsay, precisando di non avere conferme.
Sakineh è stato liberato insieme al figlio e l’avvocato, aveva in precedenza affermato il Comitato anti-lapidazione, la cui sede è in Germania. “Cerchiamo di verificare la notizia. Non abbiamo conferme”, ha indicato il Quai d’Orsay. Teheran non ha ancora rilasciato alcun commento ufficiale sulla vicenda.
Da Berlino, il ministero degli Esteri tedesco ha detto di non essere al corrente di queste liberazioni: “Non possiamo confermare questi informazioni”, ha detto un portavoce.
Sakineh Mohammadi-Ashtiani, reclusa a Tabriz (nordovest dell’Iran), è stata condannata a morte da due tribunali diversi nel 2006 per il suo coinvolgimento nell’omicidio del marito. La sua condanna per omicidio è stata commutata in dieci anni di prigione in appello nel 2007, ma la sua condanna alla lapidazione per adulterio è stata confermata lo stesso anno da un’altra corte d’ appello.
La rivelazione di questa vicenda a luglio da parte delle associazioni di difesa dei diritti umani ha suscitato una viva emozione in occidente e una notevole mobilitazione, in particolare da parte del presidente Nicolas Sarkozy e dell’ex capo della diplomazia Bernard Kouchner. Il 22 novembre, il capo del Consiglio dei diritti umani iraniano, Mohammad Javad Larijani, aveva ritenuto che esistesse “una buona possibilità che la giustizia iraniana salvasse la vita di Sakineh Mohammadi-Ashtiani”. Il figlio di Sakineh, Sajjed Ghaderzadeh, e il suo avvocato Houtan Kian, erano stati arrestati il 10 ottobre a Tabriz mentre erano intervistati da due giornalisti tedeschi.
Fco
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