Gerusalemme, 7 giu. (TMNews) – La proposta francese di una conferenza di pace israelo-palestinese non ha più possibilità di successo a causa delle forti riserve degli Stati Uniti. Lo ha ritenuto un alto responsabile dello stato ebraico.
“La sorte di questa iniziativa è stata suggellata dalle dichiarazioni del segretario di stato Hilary Clinton”, ha affermato questo responsabile alla France Presse, “Ad ogni modo, l’idea di questa conferenza non avrebbe potuto concretizzarsi senza il consenso americano e un sostegno massiccio di Israele che sono mancato”.
“Israele, molto reticente fin dall’inizio di fronte all’iniziativa francese ma che non vuole chiudere la porta a priori, non avrebbe previsto la sua partecipazione alla conferenza se non a condizione che Washington porti garanzie”, ha spiegato sotto richiesta di anonimato.
Da parte sua, il vice ministro degli Esteri israeliano Danny Ayalon si è rallegrato della posizione americana, sottolineando in una dichiarazione alla radio “la vicinanza della posizione di Israele con la dichiarazione” di Clinton. Ricevendo ieri il ministro degli Esteri francese Alain Juppé, Clinton ha giudicato prematura la proposta di una conferenza di pace adducendo a propria difesa la necessità di un importante “lavoro preparatorio”.
“Il nostro atteggiamento attuale è aspettare e vedere”, ha aggiunto. Israele ha sempre privilegiato negoziati diretti con i palestinesi sotto l’egida degli Stati Uniti. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto sapere, senza ulteriori dettagli, che sta “valutando” l’offerta francese. La Francia ha rivelato il 2 giugno un progetto di conferenza di pace sui parametri annunciati a maggio dal presidente americano Barack Obama: la creazione di due stati su base delle frontiere del giugno 1967, modificate attraverso scambi concordati tra le due parti.
(fonte Afp)
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