Berlino, 7 giu. (TMNews) – Sono risultati “negativi” i primi test effettuati su dei germogli di soia provenienti da un’azienda agricola della Bassa Sassonia, ritenuti il presunto vettore dell’epidemia di E.coli che ha colpito il nord della Germania e altri Paesi europei causando almeno 22 morti. Lo riferiscono le autorità sanitarie regionali mentre per oggi è previsto un vertice straordinario dei ministri dell’agricoltura della Ue.
Al vertice sono stati convocati anche i commissari europei all’Agricoltura, Dacian Ciolos, e alla Sanità, John Dalli. Esamineranno la situazione dal punto di vista del mercato (delle verdure), ma anche della sicurezza alimentare”, ha sottolineato.
La data del 17 giugno era stata indicata in un primo tempo per questa riunione straordinaria che è stata così anticipata.
Prima ancora che fossero noti i risultati dei primi test sulla soia, il ministro italiano della salute Ferruccio Fazio aveva invitato a indagare non tanto su “singoli vegetali” quanto su più ampie situazioni. Per il ministro della Salute,le analisi alla ricerca delle origini dell’epidemia di Escherichia Coli 0104:H4 dovrebbero concentrarsi più “sulle situazioni locali”, ovvero sui punti critici e sui processi attraverso cui avviene la contaminazione degli alimenti, che non “sui singoli vegetali”, indicati di volta in volta, anche a torto, come ‘colpevoli’.
“Io insisto sul fatto che, al di là della focalizzazione sui singoli vegetali, poiché si tratta di situazioni locali, conviene fare un approfondimento” ha aggiunto Fazio, ricordando che “i nostri tavoli tecnici hanno chiesto di fare una puntualizzazione” proprio sulle situazioni locali “di produzione ma anche di confezionamento”. Secondo il ministro, la contaminazione potrebbe essere avvenuta anche in modo “trasversale”, visto che “sono stati accusati prima i cetrioli, poi i pomodori e ora i germogli di soia”.
Gli spagnoli, intanto, continuano ad accusare i tedeschi di aver provocato enormi danni alla propria agricoltura, con le accuse infondate verso i cetrioli iberici, e denunciano anche un evidente malfunzionamento del sistema europeo di allerta rapido.
Aquvgp
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