Napoli, 28 apr. (TMNews) – Resta grave la crisi rifiuti a Napoli. Nel capoluogo campano questa mattina erano circa 1.750 le tonnellate di immondizia non raccolte sparpagliate un po’ ovunque nei quartieri cittadini. Dati che sottolineano un leggero miglioramento rispetto a ieri quando in giacenza vi erano 2mila tonnellate. La situazione peggiore è quella della zona orientale, ma anche i quartieri di Pianura, Soccavo e Fuorigrotta registrano una notevole sofferenza. L’esasperazione dei cittadini, aggravata anche dalle alte temperature,
oggi si è incrociata anche con una protesta di alcuni abusivi che hanno tentato di accedere al mercato rionale di via Livio Andronico, nel rione Traiano. Una protesta che ha portato all’incendio di numerosi cumuli di rifiuti e alla minaccia, da parte di alcune donne, di darsi fuoco dopo essere salite sul tetto del mercato con alcune taniche di benzina. Contemporaneamente in via Cinthia, alcuni cittadini hanno rovesciato dei cassonetti lungo l’arteria stradale provocando disagi alla circolazione. Un modus operandi che, già nei giorni scorsi, aveva creato difficoltà in altre aree del capoluogo: ieri la protesta ha riguardato le strade a ridosso di via Toledo mentre nei giorni scorsi si sono registrate scene simili al Corso Vittorio Emanuele e al Corso Umberto.
Proprio per evitare problemi di ordine pubblico e il degenerare dell’esasperazione degli abitanti scongiurando problemi di viabilità ieri è stata istituita una task force nel corso di un Comitato in Prefettura al quale hanno preso parte politici e vertici delle forze dell’ordine. Sempre per volere del prefetto Andrea De Martino continua il lavoro congiunto di vigili del fuoco e forze dell’ordine anche per scongiurare roghi dolosi che, nonostante i maggiori controlli, continuano a imperversare soprattutto di notte.
Intanto anche il procuratore capo di Napoli Giandomenico Lepore e l’arcivescovo Crescenzio Sepe hanno espresso il proprio disappunto in merito a quanto sta avvenendo in città sul fronte rifiuti. “Si continua a non fare niente per risolvere questa situazione – ha attaccato il capo della Procura di Napoli Giandomenico Lepore – la gente è esasperata e non più sopportare quello che sta accadendo. E’ da tempo che dico che bisogna prendere provvedimenti ma a volte vengo persino attaccato per questo. L’emergenza rifiuti è anche un’emergenza sanitaria”. Il cardinale Crescenzio Sepe, invece, ha fatto appello alle istituzioni affinché ognuno “faccia la propria parte per cancellare questa vergogna dalla nostra città”. Un’emergenza che è “l’unica realtà a essere esportata all’estero”. Una rappresentazione “negativa” che sporca “anche la faccia di tanti cittadini onesti che non possono e non devono riconoscersi in questa situazione”.
Psc/Sar
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