Cape Canaveral, 29 apr. (TMNews) – Lo shuttle Endeavour nella sua ultima missione nello Spazio porterà in orbita l’Alfa Magnetic Spectrometer, un vero e proprio laboratorio orbitante – in gran parte costruito in Italia – che sonderà i raggi cosmici che bombardano la Terra alla scoperta di nuove forme di materia. I dettagli li ha spiegati a Cape Canaveral, prima del lancio, Roberto Battiston, presidente dell’istituto di Fisica Nucleare di Perugia.
“”La materia oscura è una delle cose più incredibili della realtà scientifica odierna, è in questa stanza, è fra di noi, è sei volte più abbondante della materia normale, è assolutamente non visibile in quanto non emette luce” ha detto Battiston. “Non sono neutroni non sono neutrini, è un’altra roba, non sappiamo cosa sia. Quello che sappiamo è che è la forza oscura che forma le galassie, che dà forma agli insiemi di galassie, perché è 6 volte più abbondante della materia di cui siamo fatti”.
Spiega ancora il presidente dell’istituto di Fisica: “Andiamo a cercare l’antimateria primordiale, una forma di materia che ha le caratteristiche opposte a quella a cui siamo abituati, ha la carica opposta e poi si scoperse ben presto che se una particella di antimateria, il positrone, si mette vicino ad un elettrone fa una fusione nucleare violentissima, esce energia e sparisce tutto”.
L’Ams pesa quasi 8 tonnellate ha un diametro di circa 3 metri e un volume complessivo di oltre 64 metri cubi; agganciato alla Iss dall’astronauta italiano Roberto Vittori, lavorerà, in orbita, per circa 20 anni.
Il laboratorio, il cui prototipo volò per la prima volta nel ’98, è frutto della collaborazione di 600 ricercatori provenienti da 16 nazioni in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano grazie a un accordo tra l’Infn e l’Agenzia Spaziale Italiana.
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