Ascoli Piceno, 25 giu. (TMNews) – “I familiari di Melania Rea non credono più a Salvatore Parolisi. A questo punto hanno forti sospetti che possa essere responsabile dell’omicidio della figlia”, così ha sottolineato l’avvocato Mauro Gionni, che assiste i familiari di Melania Rea, stamattina all’uscita dalla Procura di Ascoli Piceno dove ha depositato la nomina dei consulenti di parte. Salvatore Parolisi, marito di Melania, è l’unico indagato per l’omicidio della 29enne di Somma Vesuviana, scomparsa il 18 aprile e ritrovata morta due giorni dopo nella pineta di Ripe di Civitella.
Ieri il caporal maggiore dell’Esercito è stato interrogato dai pm di Ascoli Piceno per la prima volta in veste di indagato, e si è avvalso della facoltà di non rispondere. “Credo che sia giuridicamente ineccepibile ma moralmente incomprensibile che Parolisi si sia avvalso della facoltà di non rispondere”, ha ribadito l’avvocato Gionni, sottolineando: “I familiari non hanno capito questa scelta”. “Li ho sentiti ieri sera e stamattina – ha raccontato l’avvocato Gionni – e a questo punto non credono più a Salvatore Parolisi, né per quanto riguarda i rapporti familiari e coniugali, né per quanto riguarda la vicenda processuale”.
“A questo punto i familiari – ha spiegato il legale – hanno forti sospetti che Salvatore Parolisi possa essere il responsabile dell’omicidio della figlia”. L’avvocato che assiste sia il fratello di Melania, Michele Rea, sia i genitori, Gennaro Rea e Vittoria Garofalo, in qualità di persone offese, ha spiegato: “Si è dimostrato che non era vero che Salvatore andava d’accordo con la moglie, che non era vero che non la tradiva, al contrario di quanto ha più volte detto.
E ora si è dimostrato che ha mentito anche sul giorno della scomparsa di Melania. Ha detto più volte che in quella fatidica mezz’ora era alle altalene di Colle San Marco con la figlia Vittoria, invece le testimonianze raccolte hanno dimostrato che non era lì. Allora dov’era? Agli occhi dei familiari di Melania questa è un’altra menzogna. E se Salvatore aveva detto la verità come persona offesa avrebbe dovuto ripetere la stessa verità ieri in veste di indagato, perché invece non ha risposto ai pm, si chiedono i familiari”. “Queste – ha sottolineato l’avvocato Mauro Gionni – sono falsità che riguardano la scomparsa e l’inchiesta sull’omicidio. Salvatore ha perso tutta la credibilità dei familiari. A questo punto i familiari di Melania – ha concluso Gionni – non gli credono più, anche se con rammarico e dolore”.
Oltre al deposito della nomina dei consulenti di parte, l’avvocato Mauro Gionni stamattina in Procura ha presentato anche la richiesta di accesso agli atti al momento all’inchiesta.
Gtu/Ber
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