Venezia, 3 set. (Apcom) – Un lungo applauso ha salutato, in conferenza stampa, l’ingresso del cast di ‘Somewhere’, film in concorso alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia per la regia di Sofia Coppola, già premio Oscar per ‘Lost in Translation’ . Applaudita anche in sala nella proiezione riservata alla stampa, la pellicola racconta la storia di un attore, Johnny Marco (uno splendido Stephen Dorff), che vive allo Chateau Marmont a Los Angeles, storico albergo della tradizione hollywoodiana (fu costruito nel 1929 sullo stile dei castelli della Loira), tra sbronze, feste e belle ragazze che ballano la lap dance nella sua camera. La vita di Marco cambierà grazie al rapporto con la figlia undicenne Cleo, la bravissima Elle Fanning che con la sua fresca spontaneità gli farà comprendere il vuoto che lo circonda.
Una chicca è il viaggio di padre e figlia a ritirare il premio dei Telegatti a Milano, in una situazione surreale, tipica di molte trasmissioni di intrattenimento che caratterizzano la televisione italiana. Nella sequenza si sono prestati al gioco Simona Ventura, Valeria Marini, Nino Frassica e Maurizio Nichetti. Straordinaria la scena della fuga da Milano di Johnny e Cleo che rientrano nell’atmosfera retrò ma certamente più rassicurante del Marmont.
Sofia Coppola, camicetta bon ton azzurra, Stephen Dorff abbronzato, seducente con una barba di due giorni e la giovanissima Elle Fanning, bionda e diafana adolescente hanno risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa.
Dorff ha spiegato che il suo personaggio, Johnny Marco, “è un insieme di attore e uomo che vive la vita veloce di Hollywood, ma la sua vita cambia completamente quando trascorre del tempo con la figlia undicenne, una sorta di transizione verso l’essere uomo”.
Sofia Coppola ha voluto portare sullo schermo un’esperienza realmente vissuta col padre, Francis Ford Coppola, un vero viaggio in Italia fatto per ritirare un premio. “Volevo mostrare nel film il contrasto tra il mondo dello show business e l’impatto sulla piccola Cleo. In realtà la manifestazione dei Telegatti non è così particolare, avviene la stessa cosa in tutto il mondo, in Italia e in America, volevo dimostrare il contrasto. Adoro l’Italia ed è davvero fantastico essere a Venezia alla prima del film”.
Sul fatto che spesso i film di Sofia Coppola siano ambientati in alberghi di lusso, come in ‘Lost in translation’, la regista ha risposto: “Ho trascorso tanto tempo negli alberghi con mio padre, mi piace l’albergo come location, c’è tanta gente. In ogni caso vuole rappresentare un momento di transizione. Questa è comunque la storia delle emozioni di un uomo diverso da me, volevo mostrare cosa potesse essere la mattina dopo per un uomo come lui, come dopo una festa”.
Incantevol,e Elle Fanning ha spiegato la genesi del suo personaggio.”Cleo è una ragazza di 11 anni normalissima – sottolinea – ma guarda i genitori con noia, dentro di sé è triste, non ha il padre a disposizione, deve spostarsi tra casa e albergo, i genitori sono divorziati e lei è a metà tra i due. Li vorrebbe entrambi per sé. All’esterno è una ragazza normale ma dentro vive in una sorta di disconnessione nei rapporti coi genitori”.
Il film esce oggi distribuito da Medusa. l’Italia è il primo paese che distribuirà il film in tutto il mondo.
Bnz
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