Santiago, 20 mag. (TMNews) – La magistratura cilena procederà lunedì all’esumazione della salma dell’ex presidente Salvador Allende per accertare le cause del decesso: se si sia suicidato, come afferma la versione ufficiale, oppure sia stato assassinato durante il golpe dell’11 settembre del 1973.
L’inchiesta era stata aperta nel febbraio scorso, con il sostegno della famiglia dell’ex Presidente: di certo vi è che in base all’autopsia praticata all’epoca Allende è morto per due colpi di arma da fuoco sparati sotto il mento, ma le testimonianze sulle esatte circostanze variano, senza contare che né l’arma né i proiettili sono mai stati ritrovati.
Secondo un medico presente al Palacio de la Moneda durante l’assalto delle forze golpiste Allende si sarebbe sparato con un fucile d’assalto regalatogli dall’amico Fidel Castro; un riesame dell’autopsia effettuato nel 2008 avrebbe escluso tuttavia la tesi del suicidio, corroborando l’ipotesi avanzata dal giornalista Camilo Taufic che dopo aver interrogato numerosi testimoni ha concluso che Allende tentò di togliersi la vita non riuscendoci, mentre una guardia del corpo avrebbe sparato il colpo di grazia.
Secondo tale tesi le versione ufficiale sarebbe frutto di un accordo fra i golpisti e i collaboratori di Allende: questi ultimi avrebbero voluto rendere più degna la morte del Presidente, che aveva giurato di voler cadere con le armi in pugno, mentre i primi non volevano apparire come gli assassini di Allende.
(fonte Afp)
Mgi
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