Saronno, Telos a processo Il tribunale è blindato

SARONNO Tribunale blindato ieri mattina per l’udienza del procedimento per danneggiamenti a carico di quattro ragazzi del centro sociale Telos. Tutto esaurito nell’aula penale dove, per fornire “sostegno morale” ai tre imputati presenti, sono arrivati una ventina di giovani controllati dai carabinieri. Gli attivisti di via Milano si sono sottoposti ai controlli all’ingresso e hanno tenuto un comportamento impeccabile per tutta l’udienza.
Il fatto contestato risale al 15 aprile 2009 quando, intorno alle 2,40, i carabinieri notarono un ragazzo che scappava lungo corso Italia.

Pensando ad un ladro, l’avevano inseguito. Poi, bloccando l’auto su cui era salito, avevano trovato 4 ragazzi del centro sociale con tanti volantini, due bastoni e un passamontagna. Lungo corso Italia erano stati poi recuperate alcune bombolette spray vuote, stencil con simboli anarchici, un secchio con colla per affissioni. Era stata notata, oltre ad una lunga serie di volantini, la scritta «Assassini» realizzata sulla vetrina del negozio d’abbigliamento Max Mara, al centro di una campagna mondiale per l’uso di pellicce. Così erano scattate le denuncie per i ragazzi a bordo della Fiat Panda fermata: un 20enne di Rovellasca, una 23enne di Limbiate oltre ad un 22enne di Ceriano Laghetto e un 29enne saronnese identificato come il fuggitivo sorpreso sotto i portici. Ieri mattina è stata ascoltata la testimonianza del capopattuglia che aveva notato il giovane in corso Italia ma sia il pubblico ministero Nicoletta Matricardi che l’avvocato difensore Gabriele Fuga hanno concordato sulla necessità di ascoltare l’altro militare di pattuglia. L’udienza è stata così rinviata al 20 ottobre.

f.iagrossi

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