Atene, 29 giu. (TMNews) – Gli occhi dell’Europa sono oggi puntati su Atene dove il Parlamento è chiamato ad approvare un nuovo piano di austerità utile a garantire al Paese nuovi aiuti finanziari, scongiurare il fallimento e a non mettere a rischio la zona euro. I creditori di Atene, Unione europea e Fondo monetario internazionale, attendono il via libera a questo piano, molto contestato nel Paese, per sbloccare la quinta tranche del prestito di 110 miliardi di euro garantito lo scorso anno, pari a 12 miliardi, e per iniziare a definire un secondo piano di salvataggio.
Nel secondo giorno di sciopero generale indetto dal sindacato, i manifestati si sono mossi fin dalle prime ore del mattino per impedire, almeno simbolicamente, la votazione, in programma questo pomeriggio. La polizia ha lanciato gas lacrimogeni per disperdere piccoli gruppi di persone che cercavano di bloccare le principali strade attorno ad Atene. Ieri, ci sono stati scontri a margine delle manifestazioni
davanti al Parlamento, dove sono accampati dal 25 maggio scorso gli “indignati”, movimento popolare di protesta contro l’austerità.
Il governo guidato dai socialisti dispone di una maggioranza di cinque voti in Parlamento, 155 seggi su 300 e, nonostante alcune voci di dissenso, dovrebbe ottenere il via libera al piano. Il principale partito di opposizione, Nea Dimokratia, così come gli altri quattro partiti di estrema destra e della sinistra comunista, si sono rifiutati di sostenere il piano di George Papandreou, che prevede 28,4 miliardi di tagli tra il 2012 e il 2015 e 50 miliardi di privatizzazioni.
(fonte Afp)
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