Napoli, 21 mar. (TMNews) – L’ultimo contatto telefonico che la compagnia Augusta offshore ha avuto con l’equipaggio della ‘Asso 22′, il rimorchiatore sequestrato a Tripoli con a bordo 11 persone, è avvenuto la scorsa domenica alle ore 6.30. A ribadirlo Mario Mattioli, ad della società armatrice, nel corso di una breve e improvvisata conferenza stampa a Napoli.
“In maniera tranquilla non abbiamo più ritenuto di dover contattarlo perché – ha spiegato – il nostro obiettivo è riportare in tranquillità l’equipaggio a casa nella maniera più veloce e indolore possibile”.
Mattioli ha poi ripercorso le ultime ore nella capitale libica della nave: “La nostra unità si trovava nel porto di Mellitha e stava svolgendo operazioni normali di tipo commerciale su richiesta del nostro noleggiatore, una società mista italo-libica appartenente al gruppo Eni. La nostra attività – ha spiegato – è essenzialmente trasportare, per conto delle società petrolifere che operano in istallazioni a mare e a terra, materiali, mezzi, cibo e persone. Abbiamo avuto ordine di andare a caricare carburante che serve nelle normali attività di perforazione. Ci siamo trovati – ha detto ancora – a Tripoli in una situazione di routine. La nostra attività è anche svolgere sicurezza sia per il personale che si trova sulle installazioni, soprattutto offshore, ma anche i terminal petroliferi a terra”.
Mattioli ha poi ricordato che, lo scorso sabato, quattro persone e il comandante del porto sono salite a bordo, ma l’episodio non è stato considerato pericoloso anche perché il porto commerciale era aperto e attivo.
“La situazione è precipitata domenica mattina quando persone armate sono salite a bordo e hanno, di fatto, sequestrato l’Asso 22 con il nostro equipaggio a bordo che, però, di fatto, non è sotto il nostro diretto controllo né del nostro noleggiatore che, fino a domenica mattina, ha mantenuto le operazioni in corso sulle piattaforme offshore. Piattaforme che, sempre domenica, sono state evacuate. E’ da allora che la situazione si è presentata in maniera difficile e che – ha concluso l’ad di Augusta Offshore – la nave e l’equipaggio sono sotto le istruzioni di coloro che sono, in questo momento, a bordo”.
Red
© riproduzione riservata