Bergamo, 28 dic. (Apcom) – Convinti che Yara sia via. “Ne siamo convinti noi e gli inquirenti”. “Ridateci nostra figlia” perché “non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il suo sorriso”. Maura e Fulvio Gambirasio credono fermamente che la loro figlia, Yara, sia viva. E lo hanno dichiarato, per la prima volta incontrando la stampa, prima di leggere un appello per la liberazione di Yara.
Fulvio Gambirasio ha letto quindi l’appello. “Noi siamo una famiglia semplice, siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull’amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità nel nostro quieto vivere. Da un mese ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perché ci sta accadendo tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi desideriamo solo immensamente che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo, nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari. Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara, chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d’amore; e dopo averla guardata negli occhi, gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà”.
“Noi – prosegue l’appello letto dal padre della ragazzina scomparsa da Brembate Sopra il 26 novembre – vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutate a ricostruire la via della nostra normalità. La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara”.
Xbg/Rcc
© riproduzione riservata