OLGIATE OLONA Sono entrati nel gabbiotto, dentro c’erano anche mia moglie e mia figlia. Mi hanno urlato che era una rapina, di dargli i soldi. Io li ho spinti fuori per salvare le mie donne, e loro mi hanno sparato”. E’ da brivido il racconto di Salvatore Musarra Tubbi, il benzinaio di Olgiate che lunedì sera ha subìto una rapina nel suo distributore Ip di via per Fagnano, rimediando cinque colpi di pistola. Dal suo letto nel reparto di Chirurgia di Busto ripercorre quegli attimi: “Erano
in tre, giovanissimi, parlavano in siciliano stretto”. Poi la rabbia: “Lo Stato non ci tutela, noi rischiamo la pelle ogni giorno ed è semplicemente assurdo”.
La conferma viene anche dagli altri commericanti di via per Fagnano, tutti solidali con Salvatore. Tra chi è stato rapinato, e chi invece vive nella paura preventiva, l’appello è unanime: “Fateci sentire più sicuri, noi siamo una categoria a rischio”.
Dal canto loro i carabinieri battono una nuova pista per le indagini: ad entrare in azione in via per Fagnano sarebbero stati gli stessi banditi che, una mezz’oretta prima, avrebbero ripulito sempre pistola alla mano un call center di largo Buffoni a Gallarate. Due obiettivi “a tiro” di Autolaghi. Stesse modalità. Troppi indizi perché si tratti solo di coincidenze.
L’intervista completa alla vittima e una pagina speciale sul giornale in edicola mercoledì 5 gennaio
f.artina
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