Travolta fuori dal Fox Town “Chiediamo giustizia per Mariangela”

VENEGONO SUPERIORE «Chiediamo giustizia per Mary». A un anno esatto dalla tragedia è questa la richiesta disperata dei familiari di Mariangela Parisi, la 42enne di Venegono Superiore commessa del Fox Town di Mendrisio investita e uccisa da una macchina propro mentre usciva dal lavoro il 5 gennaio del 2010. Una morte assurda che aveva sconvolto un’intera comunità, quella venegonese, oltre alle decine di colleghi che lavorano nel noto centro commerciale di Mendrisio e che conoscevano Mary.

Mariangela aveva appena concluso il proprio turno di lavoro e stava facendo rientro a casa, a Venegono Superiore, in auto. Per raggiungere il parcheggio stava attraversando via Penate, una strada scarsamente illuminata e molto pericolosa, quando una macchina la travolse sbalzandola contro un’altra vettura che stava percorrendo la direzione opposta. Per Mary non ci fu purtroppo nulla da fare. Morì praticamente sul colpo. Nei giorni successivi i colleghi frontalieri del Fox Town organizzarono un corteo di protesta per chiedere maggiore lungo quella strada: un passaggio praticamente obbligato per chi deve raggiungere la propria auto parcheggiata. A un anno di distanza dalla tragedia i familiari non si danno pace e non intendono arretrare di un centimetro. Chiedono chiarezza: «Noi familiari stiamo ancora aspettando – hanno tuonato ieri i parenti di Mariangela – non è stata fatta giustizia. Al momento non è stato fatto ancora neanche il processo. Ci aspettiamo che vengano fatte le cose giuste, che tutto l’iter sia seguito correttamente. Nessuno ha pagato per quello che è successo. Noi ci aspettiamo che la giustizia faccia velocemente e correttamente il proprio corso e che il colpevole paghi com’è giusto che sia. Ci aspettiamo solo questo, niente di più». Della persona che aveva investito Mariangela poche parole ma molto dure: «Non lo abbiamo mai visto in faccia – dicono i familiari di Mary – non ci siamo mai parlati e non abbiamo molte informazioni su di lui. Attraverso l’avvocato abbiamo ricevuto una sua lettera ma francamente di quelle parole non ce ne facciamo nulla. Rivogliamo Mariangela, dovete capirci. Chiediamo giustizia, tutto deve essere fatto correttamente, non ci devono essere dubbi dalla ricostruzione della dinamica. Mariangela merita giustizia al più presto». Lo chiedono a gran voce i familiari, lo chiedono gli amici e lo chiedono i colleghi. Il suo sorriso non tornerà più a illuminare chi l’ha conosciuta in vita ma per onorare degnamente il suo ricordo la famiglia è pronta ad andare fino in fondo. Fino a quando non verrà fatta giustizia.

b.melazzini

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