Damasco, 5 giu. (TMNews) – I soldati dell’esercito israeliano hanno aperto il fuoco contro centinaia di palestinesi ammassati alla frontiera con la Siria, sulle alture del Golan. Secondo la tv di Stato siriana, i morti sarebbero almeno 14. L’esercito dello Stato ebraico, riferisce il sito del quotidiano israeliano Haaretz, ha anche lanciato granate lacrimogene per disperdere i manifestanti che celebravano il giorno della Naksa, la sconfitta degli arabi nella guerra dei sei giorni.
Sempre secondo la televisione di Stato siriana, i feriti sono almeno 225.
I manifestanti, alcune centinaia, avevano cercato di scavalcare gli ostacoli posti in prossimità di una zona minata nei pressi della località di Majdal Chams, secondo quanto reso noto da testimonianze locali. Almeno in 500, afferma Haretz, si erano nascosti presso la frontiera in una trincea scavata dall’esercito dopo le proteste del 15 maggio, giorno della Nakba (la ‘catastrofe’: così i palestinesi chiamano il giorno che vide nascere lo Stato isrealiano).
L’esercito israeliano è in stato di allerta data 44esima
ricorrenza della “Naqsa”: rinforzi sono stati dispiegati sulle alture del Golan, dove si trova la linea di cessate il fuoco con la Siria, alle frontiere con la Striscia di Gaza e con il Libano e in Cisgiordania.
(con fonte Afp)
Mgi
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