Siria/ Obama condanna fermamemente ‘atroci violenze’ governo

Washington, 9 apr. (TMNews) – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha condannato “con fermezza” le violenze commesse dal governo in Siria e “ogni ricorso alla violenza” da parte di manifestanti, dopo una giornata – quella di venerdi – funestata da diverse vittime in questo Paese in preda alla contestazione.

“Condanno fermamente le violenze atroci commesse ultime settimane da parte del governo siriano contro dimostranti pacifici. Condanno anche ogni ricorso alla violenza dei manifestanti”, ha dichiarato Obama in un comunicato.

La giornata di ieri, è stata segnato da manifestazioni mortali, in particolare a Daraa (sud), epicentro della contestazione contro il regime del presidente Bashar al Assad.
Secondo le autorità, diciannove membri delle forze dell’ordine sono stati uccisi e settantacinque feriti dai colpi di “gruppi armati” in questa città. Ma secondo il presidente dell’Organizzazione nazionale dei diritti umani, diciannove persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco o sono morte per asfissia a causa dei gas lacrimogeni sparati dalle forze di sicurezza a Daraa, 100 chilometri a sud di Damasco. “Invito le autorità siriane a non commettere ulteriori violenze contro dimostranti pacifici. Inoltre, gli arresti arbitrari, le reclusioni e la tortura di prigionieri che è stata fatta devono cessare immediatamente e la circolazione senza ostacolo delle informazioni deve essere autorizzata perché gli eventi sul campo possano essere verificati”, ha esortato Obama.

Secondo il presidente degli Stati Uniti, i siriani “meritano un governo che risponda alle loro aspirazioni”, come “la libertà di espressione, di associazione e di raduno pacifico” e “finora, il governo siriano non ha risposto a (queste) legittime richieste”.
La Siria è il teatro da metà marzo di un movimento di contestazione senza precedenti del regime di Assad. Più di un centinaio di persone – 171 secondo Amnesty International – sono state uccise nella repressione delle manifestazioni e decine arrestate nel Paese, secondo le organizzazioni di difesa dei diritti umani.

Fco

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