San’a, 10 apr. (TMNews) – Un manifestante yemenita ferito a colpi di arma da fuoco è morto a seguito delle lesioni riportate a Taez, dove decine di persone sono state ferite come a San’a. Lo indica un bilancio fornito da fonti sanitarie e da comitati.
“Un dimostrante è morto per le ferite riportate nella notte” tra sabato e domenica, ha dichiarato un responsabile dell’ospedale di Taez, che si occupa dei dimostranti, in questa città, uno degli epicentri della contestazione al presidente Ali Abdallah Saleh. A Taez, come a San’a, gli scontri tra dimostranti e forze dell’ordine sono durati una buona parte della notte, provocando 43 feriti nella prima città e 30 nella capitale, secondo fonti mediche.
A San’a, 80 manifestanti sono stati curati per ferite inflitte a colpi di manganello e di pietre, mentre 1.200 sono stati soccorsi dopo avere inalato gas lacrimogeni molto potenti, secondo il comitato di protesta della piazza dell’Università. A Taez, oltre ai 43 feriti a colpi di arma da fuoco, 29 manifestanti sono stati feriti a colpi di bastone e 580 sono stati medicati per inalazioni di gas. In questa stessa città, 20 dimostranti sono stati arrestati dalle forze di sicurezza, secondo gli organizzatori delle manifestazioni.
A Taez è montata la rabbia ieri nel corso di un corteo, in cui la folla ha chiesto di processare gli autori del massacro di ieri durante il quale quattro manifestanti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. I dimostranti hanno ribadito la richiesta di dimissioni del presidente Saleh, al potere da 32 anni, e hanno respinto ogni iniziativa politica che non prevede la fine del regime del capo dello stato yemenita.
Fco
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