Gerusalemme, 10 apr. (TMNews) – Israele è pronto a “fermare gli attacchi” contro i gruppi armati palestinesi a Gaza, se anche loro attueranno un cessate-il-fuoco. Lo ha dichiarato alla radio pubblica il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak.
“Se interrompono i lanci, interromperemo” gli attacchi, ha dichiarato il ministro reagendo alle notizie secondo secondo le quali il ramo politico del movimento integralista palestinese Hamas, che controlla la striscia di Gaza, vuole arrivare a una tregua effettiva. E’ la prima volta che un responsabile dello stato ebraico ipotizza una tregua dall’avvio dello scontro con i palestinesi. “Non possiamo tollerare lanci di razzi o di colpi di mortaio” contro Israele e noi “agiamo in funzione di ciò che avviene sul terreno”, ha aggiunto il ministro.
Ha ritenuto che Hamas abbia subito “duri colpi” e ha informato che l’esercito potrebbe lanciare un’operazione di terra di grande portata contro la striscia di Gaza, “ma soltanto se la necessità fosse avvertita”.
Sabato, l’esercito israeliano aveva proseguito i suoi raid contro i gruppi armati palestinesi della striscia di Gaza che avevano continuato a lanciare granate e razzi sul sud di Israele, in occasione dei combattimenti più mortali dal 2009. Riassumendo, 18 palestinesi sono stati uccisi e quasi 70 feriti, secondo fonti mediche palestinesi, dall’inizio di questa nuova vampata di violenza, scatenata giovedì da un lancio di missile anticarro contro uno scuolabus che ha gravemente ferito un ragazzo in Israele. Si tratta del bilancio più grave dalla fine dell’offensiva israeliana “Piombo fuso” contro la striscia di Gaza nel dicembre 2008-gennaio 2009 (1.400 palestinesi uccisi e 13 israeliani).
Est/Rcc
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