Roma, 19 gen. (TMNews) – “Se mi richiamasse Checco Zalone tornerei di corsa. Ma anche se mi chiamasse Placido. O magari Muccino”. Lo ha dichiarato Nabiha Akkari, nata in Tunisia ma francese d’adozione, nel cast del film campione di incassi ‘Che bella giornata’ in cui interpreta una terrorista islamica di cui Zalone si innamora. “Quello che non accetterei mai è lavorare per lavorare: preferisco fare poche cose, farle bene e solo se mi piacciono. Non faccio l’attrice per il successo”, aggiunge sulle pagine del settimanale ‘Donna Moderna’, in edicola domani.
A proposito del suo personaggio e sul tema del terrorismo islamico afferma: “Non ho un’opinione. Né mi sono posta la domanda quando ho vestito i panni di Farah. Io sono araba – spiega – ma sono cresciuta in Francia, ho studiato, faccio l’attrice. E mi sento molto lontana da lei e dalle sue idee”.
Ma non rimane indifferente alla rivolta tunisina: “Sono figlia di immigrati, so che cosa significa strappare le proprie radici e in Francia ho manifestato più volte con i sans papier. E, anche se mi fa male al cuore assistere a certe scene di violenza, sono molto orgogliosa – conclude Akkari – che tante persone abbiano trovato il coraggio di ribellarsi alla dittatura”.
CAW
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