Sarah Scazzi/ Lo zio omicida è lucido e parla con gli psicologi


Taranto, 11 ott. (Apcom)
– Nessuno ha chiesto di vedere Michele Misseri, lo zio omicida di Sarah Scazzi, chiuso in cella d’isolamento nel carcere di Taranto. La moglie, Cosima Spagnolo, lo aveva detto chiaramente che neanche da morto l’avrebbe fatto tornare ad Avetrana e che, di vederlo, non se ne parla neppure. E, infatti, nessuno dei parenti si è presentato in carcere, secondo quanto conferma il direttore del penitenziario Luciano Mellone.

D’altronde, al momento, i magistrati inquirenti hanno vietato gli incontri con i familiari e Misseri può parlare solo il suo avvocato, che dovrebbe incontrarlo nuovamente in queste ore. Ma l’uomo non si trova affatto nello stato di prostrazione fisica in cui sembrava versasse nei primi giorni di detenzione. Ha parlato più volte con gli psicologi e il direttore Mellone conferma che Misseri è lucido, mangia regolarmente ed ha sempre rifiutato i tranquillanti che gli erano stati prescritti dallo psichiatra del carcere, Giovanni Primiani. La prescrizione era stata motivata dalla circostanza che l’uomo “dovrebbe sviluppare una metabolizzazione dei momenti precedenti e di quelli luttuosi per cui si può ipotizzare che il rimorso potrebbe tradursi con un gesto di drammatico autolesionismo”.

fmc/cro

© riproduzione riservata