Taranto, 12 ott. (Apcom) – Sono riuniti da circa 20 minuti gli inquirenti che indagano sulla morte di Sarah Scazzi, la giovane uccisa dallo zio Michele Misseri il 26 agosto, che nei giorni scorsi ha confessato l’omicidio della nipote. Al vertice partecipano il procuratore della Repubblica di Taranto Franco Sebastio, l’aggiunto Pietro Argentino, il sostituto Mariano Buccolieri, il comonandate provinciale dei carabinieri colonnello Giovanni Di Blasio e quello del reparto operativo Russo.
Non è escluso che al termine del vertice gli investigatori possano decidere di sentire ancora una volta Sabrina Misseri, figlia dell’uomo in carcere ma soprattutto amica del cuore e cugina di Sarah. Intanto un altro giallo emerge dalla vicenda: i resti del rogo fatto da Misseri, come lui stesso ha confessato, con i vestiti di Sarah non è stato ritrovato, e a quanto pare nessuno lo sta cercando. Intanto, il procuratore capo Sebastio prima di entrare al vertice ha detto: “Non escludo di aprire un’inchiesta sulla fuga di notizie riguardanti i verbali secretati. Poi, per quanto riguarda le indagini, posso dire che stiamo lavorando e valutando elementi. Al momento non posso rispondere alle vostre domande”.
fmc/Cro
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