Bruxelles, 14 ott. (Ap-Apcom) – Il dialogo per la riconciliazione con insorti e talebani avviato dal governo di Kabul è ancora valutato con estrema prudenza dagli Usa, mentre il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen assicura la disponibilità dell’Alleanza a “facilitare il processo”, pur insistendo sulla necessità di mantenere “forte la pressione militare”. “Mi sembra molto improbabile che gli stessi talebani che nel 2001 si rifiutarono di consegnarci Bin Laden possano accettare un giorno la riconciliazione” ha osservato il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, intervistata dal programma tv ‘Good Morning America’.
E’ però vero, ha aggiunto, che “nella storia della guerra sono successe le cose più strane”. Nella giornata in cui i ministri degli Esteri e della Difesa Nato discutono a Bruxelles di nuove strategie da contrapporre alle “minacce moderne”, il tema politico imposto da Kabul è quello della riconciliazione nazionale, dopo nove anni di guerra. I talebani sono disposti a trattare per una soluzione non militare del conflitto, ha assicurato l’ex presidente afgano Burhanuddin Rabbani che guida il Consiglio per la pace’, incaricato dei negoziati con gli insorti: “Stiamo facendo i primi passi” ha spiegato in conferenza stampa.
E un funzionario della Nato, citato da più fonti giornalistiche ha raccontato che aerei dell’Alleanza avrebbero addirittura accompagnato capi talebani a Kabul da altri luoghi per permettere il dialogo tra questi e il governo locale. Nessuno di loro altrimenti sarebbe arrivato nella capitale “senza essere ucciso o catturato”.
Spr
© riproduzione riservata