Cristiani/ Persecuzioni menzionate in conclusioni Consiglio Ue

Bruxelles, 18 feb. (TMNews) – Il testo delle conclusioni del Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Ue, lunedì a Bruxelles, conterrà un riferimento esplicito alle recenti persecuzioni dei cristiani in Africa e Medio Oriente, come voleva l’italiano Franco Frattini. Le conclusioni esprimeranno “profonda preoccupazione per gli atti di intolleranza religiosa, come simboleggiato da vari attacchi contro i cristiani ed i loro luoghi di culto e contro pellegrini musulmani”. Lo hanno riferito fonti diplomatiche oggi a Bruxelles, precisando il testo attuale “soddisfa tutti”.

Durante l’ultima riunione dei capi della dilomazia dei Ventisette, il 31 gennaio scorso, la menzione esplicita degli attacchi ai cristiani non appariva nella bozza di conclusioni in cui si volevano condannare genericamente “gli attacchi alle comunità religiose”, senza precisare quali. Frattini si era allora opposto all’approvazione del testo, considerandolo “non credibile” e ottenendo che venisse ritirato.

Il ministro degli Esteri italiano aveva definito quella riunione “una pagina non bella”, spiegando che, dopo un accordo su un testo condiviso da 15 governi della famiglia del Ppe, che ritenevano “indispensabile menzionare il tema, l’esistenza e la parola ‘comunità cristiane”, la presidenza del Consiglio (ovvero l’Alto rappresentante Ue Catherine Ashton) aveva proposto delle conclusioni “che non contenevano la parola ‘cristiani'”. Non era stato accettato neanche un emendamento italiano che ricordava sia gli attacchi terroristici contro le comunità cristiane che quello contro la comunità sciita di Kerbala.

“L’Europa ha dimostrato ancora una volta che il laicismo esasperato è dannoso per la sua credibilità”, aveva commentato allora Frattini. Poi la diplomazia ha continuato a lavorare, fino a trovare un accordo per lunedì prossimo sulla frase che menziona sia i cristiani che i pellegrini musulmnani.

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