CASTRONNO Il parco di villa Puricelli è enorme: sono 14 mila metri quadrati. Il Comune di Castronno è una piccola realtà, con un bilancio limitato, impossibile fare fronte a tutte le spese di manutenzione, così il sindaco Luciano Grandi, con l’aiuto dei dipendenti comunali, si è inventato un nuovo escamotage appellandosi alla creatività e al pragmatismo padano.
«Se non possiamo pagare i giardinieri, ci penseranno le capre». Già, l’idea è quella di comprare quattro capre (tre femmine e un maschio) e liberarle all’interno
del parco, in modo che bruchino prato e cespugli, tenendo sempre ben pulito tutto il parco della villa: «Ne servono almeno sette – spiega il sindaco -, ciascuna capra copre il proprio fabbisogno con ciò che cresce su duemila metri di parco, contando che il parco ne misura 14 mila, dovremo avere un po’ di pazienza per vedere l’area ripulita. Ma chi conosce questi animali meglio di me mi ha assicurato che entro la fine anno le capre si saranno già riprodotte, quindi la prospettiva di raddoppiare il numero è da ritenere molto probabile».
Le capre sono l’animale perfetto per questo tipo di servigi. Cavalli, muli e asini sono troppo impegnativi e richiedono attenzioni particolari, mentre le capre sono più autonome e meno esigenti. «Quando il parco sarà riportato al suo stato di grazia – continua Grandi – pensiamo di limitare le capre in un’area delimitata, dove potranno continuare a vivere, magari diventando anche un motivo di attrazione per i bambini del paese». L’idea delle caprette è prossima alla messa in pratica, gli animali dovrebbero arrivare a giorni. Per di più l’amministrazione non ha speso un centesimo. I soldi per comprare i primi quattro animali sono stati raccolti tra i dipendenti: «Ho convinto i dipendenti a versare un contributo di 10 euro a testa – spiega Grandi, soddisfatto – hanno aderito quasi tutti (23 su 24, ndr), oltre a qualche amministratore. Così potremo completare l’operazione senza costi eccessivi».
Segno evidente che quando si vuole ottenere un risultato è possibile raggiungerlo seguendo strade diverse, non per forza convenzionali. Finito di raccontare questa storia, Luciano Grandi ha smesso i panni del primo cittadino ed ha indossato quelli del «sindaco delle pulizie». Mantenendo fede ad un impegno che si era preso la scorsa primavera Grandi si dedica periodicamente alla pulizia dei vetri del municipio: «Non abbiamo più rinnovato l’appalto per la pulizia, ormai i vetri li pulisco sempre io».
b.melazzini
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