Egitto/ Esercito: “Se fallisce referendum, agiremo per decreto”

Il Cairo, 15 mar. (TMNews) – L’esercito egiziano agirà per decreto per organizzare la transizione politica in Egitto in caso di fallimento del referendum sulla riforma della Costituzione previsto sabato. Lo ha annunciato il capo della commissione di giuristi nominata ad hoc per organizzare la consultazione popolare.

Se le modifiche costituzionali “verranno respinte, saremo di fronte ad un vuoto legislativo che sarà colmato da un decreto del Consiglio supremo delle forze armate (Csfa)”, ha dichiarato alla stampa il presidente di questa commissione giudiziaria per il referendum, Mohamed Atteya. Il decreto, ha aggiunto, assumerà la forma di una “dichiarazione costituzionale limitata” destinata a determinare le procedure da seguire durante un “periodo di transizione che dovrà condurre ad una nuova autorità e ad uno Stato moderno e civile”.

Gli egiziani sono chiamati sabato a pronunciarsi sugli
emendamenti alla Costituzione proposti da questa commissione di
giuristi nominata dall’esercito, che guida il Paese dall’11
febbraio scorso, quando Mubarak ha presentato le dimissioni.
La commissione ha proposto che il Presidente della Repubblica non possa rimanere in carica per più di due mandati consecutivi di quattro anni ciascuno; fino ad oggi, il Presidente poteva
rimanere in carica a tempo indefinito, con mandati di sei anni. La consultazione popolare propone inoltre di ammorbidire le condizioni per le candidature.

I giovani egiziani protagonisti della rivolta popolare che ha portato alla caduta di Mubarak hanno lanciato ieri un
appello a votare “no”, chiedendo una nuova Carta costituzionale. Anche i candidati alla presidenza Amr Moussa e Mohamed ElBaradei hanno fatto sapere di non ritenere sufficiente “un rattoppo” dell’attuale costituzione, chiedendo l’annullamento del referendum. Unica voce a favore è quella dei Fratelli musulmani, che hanno invitato a votare “sì”. (con fonte Afp)

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