COCQUIO TREVISAGO Praticamente nessuno a Cocquio Trevisago sembra credere alla fondatezza dei contenuti delle lettere anonime che sono circolate in paese riferite al delitto di Carla Molinari. L’ultima è stata ricevuta sabato mattina direttamente a casa dal consigliere comunale delegato alla sicurezza Giampiero Rondina. Nella busta alcuni ritagli del nostro giornale che contenevano le dichiarazioni di Rondina in merito al rinvio a giudizio di Giuseppe Piccolomo. Sotto una pioggia battente al termine della Messa delle 11 celebrata nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea
la voglia di commentare questo ennesimo e inatteso sviluppo della vicenda è molto poca. «Dove andremo a finire di questo passo – si chiede una donna all’uscita della messa – che senso hanno queste cattiverie gratuite su un caso che tutti vogliamo dimenticare?». Ciò che colpisce è che dopo le lettere anonime indirizzate mesi fa in comune e poi a La Prealpina, quella di sabato il “corvo” l’abbia spedita ad una persona ben precisa, direttamente a casa. «Penso si tratti di un mitomane o di qualcuno che vuole farsi notare a tutti i costi – sottolinea un ragazzo sul sagrato – spero vivamente che la polizia possa risalire all’autore; dopo aver mandato lettere anonime in comune e ad un giornale preoccupa comunque che l’ultima sia stata spedita direttamente a casa di un consigliere comunale».
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m.lualdi
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