Montreal, 9 nov. (Apcom) – Il bilinguismo praticato quotidianamente ritarda, anche di cinque anni, la comparsa dei sintomi dell’Alzheimer nelle persone anziane. E’ quanto afferma uno studio realizzato dall’Istituto Rotman del centro di ricerche geriatriche Baycrest di Toronto e pubblicato sulla rivista Neurology. Un risultato che nessun farmaco esistente è in grado di produrre per un periodo prolungato.
“Non diciamo che il bilinguismo può prevenire l’Alzheimer o altri disordini cerebrali ma può contribuire a creare delle riserve cognitive nel cervello che sembrano ritardare la comparsa dei sintomi dell’Alzheimer per un buon periodo di tempo”, ha dichiarato il dottor Craik, diretto della squadra che ha realizzato lo studio. Le scoperte dei ricercatori canadesi si vanno ad aggiungere ad altre ricerche scientifiche secondo le quali fattori come l’esercizio fisico e una alimentazione sana possono aiutare il cervello a conservare più a lungo le sue capacità cognitive. (con fonte Afp)
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