Bergamo, 16 mar. (TMNews) – Più frequentatori della palestra di Brembate di Sopra si sono sottoposti negli ultimi giorni ad un tampone di saliva per consentire agli inquirenti di avere a disposizione nuove tracce biologiche dalle quali estrarre Dna. L’obiettivo di chi indaga sull’omicidio di Yara Gambirasio è avere più codici genetici da confrontare con le tracce biologiche trovate (o ancora da trovare) sul corpo, sui vestiti o sugli oggetti di Yara Gambirasio. Non è ancora emerso quante siano le persone che si sono sottoposte al tampone di saliva. Ma in questo caso non si tratta di codici genetici sottratti dagli inquirenti a insaputa dei frequentatori della palestra.
I tamponi vengono effettuati dopo una dichiarazione di volontarietà da parte dei diretti interessati. Risulta certo che finora anche alcuni papà delle ragazzine che frequentano la palestra hanno rilasciato una traccia di saliva. Nella conferenza stampa di ieri il procuratore aggiunto di Bergamo Massimo Meroni aveva escluso che lo screening sul Dna potesse essere esteso al di là dei parenti stretti di Yara Gambirasio. L’indiscrezione, che sarà pubblicata da Panorama in edicola il 17 marzo, suggerisce una realtà diversa: l’obiettivo è ampliare il più possibile la mappa di codici genetici a disposizione.
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