Le stazioni ferroviarie di Laveno Promossa solo una su due

LAVENO MOMBELLO Stazioni ferroviarie del paese: promosse al cinquanta per cento. È l’esito della tappa lavenese della campagna «Treni efficienti e stazioni accoglienti», promossa a livello regionale dal Pd, che ha visto impegnato ieri a Laveno il  consigliere regionale Stefano Tosi. Quest’ultimo ha svolto un’indagine sul campo, ovvero alle stazioni delle Nord in centro e dello Stato in via Diaz, dove i viaggiatori sono stati invitati a compilare un questionario. «L’indagine – ha spiegato Tosi –

in Provincia di Varese sarà svolta su tutte le sue 54 stazioni, ma punta a “esaminare” le oltre 400 della Lombardia. A fine anno, sulla base dei dati raccolti, vogliamo definire un programma di intervento perché, oltre alla preoccupazione per il trasporto pubblico locale dovuta ai tagli annunciati dalle Regioni, è indubbio sia necessario anche un intervento su stazioni e infrastrutture». Il questionario dunque (scaricabile su www.partitodemocraticovarese.it), chiede a chi utilizza il treno delle valutazioni sulle condizioni di servizio, su posteggi, barriere architettoniche, sale d’attesa e molto altro: domande che a Laveno hanno evidenziato serie problematiche a partire dalla stazione dello Stato, “bocciata” dai viaggiatori. «Pur non avendo una frequenza passeggeri elevata – conferma Tosi – la struttura presenta diversi problemi. Gli edifici sono vecchi e manca la manutenzione; le sale d’attesa, dove ci sono delle panche a dir poco “antiche”, andrebbero almeno imbiancate, i servizi igienici praticamente non esistono così come la biglietteria. All’esterno inoltre i parcheggi non sono “segnati” e ci sono depositi che danno l’impressione di essere lasciati a sé stessi. L’unica nota positiva è il bar». Promossa invece la Nord dove, spiega Tosi «manca il bar ma i bagni sono aperti. La biglietteria è quasi sempre in funzione ed è molto positivo, anche perché la stazione è in posizione strategica. C’è qualche problema per l’annoso inutilizzo del cosiddetto Mausoleo, e secondo i pendolari servirebbe più integrazione con gli altri mezzi di trasporto: ad esempio qualche autobus in più e un servizio taxi funzionante. Le lamentele maggiori però riguardano il troppo tempo necessario a raggiungere Milano: servirebbe qualche corsa con meno fermate». Tracciato il bilancio sulle stazioni, Tosi non dimentica un commento sulla sicurezza: «È chiaro – ha detto – che serve prevenzione al di là del singolo incidente, su una linea molto vecchia coma la Bellinzona-Gallarate, che necessita senza dubbio manutenzione e interventi infrastrutturali». La campagna del Pd proseguirà a Gallarate e Saronno.

b.melazzini

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