Taranto, 22 nov. (Apcom) – Chi la conosce bene, agli investigatori lo ha sempre ripetuto: “In testa, Sabrina aveva solo Ivano”. Un’ossessione amorosa che, anche per il Tribunale del Riesame, ha scatenato l’omicidio di Sarah Scazzi. I giudici lo hanno scritto chiaramente nella sentenza in cui spiegano di avere respinto la richiesta di scarcerazione di Sabrina Misseri perché esistono un “concreto pericolo di fuga”, il rischio di inquinamento delle prove e quello che la giovane “commetta delitti della stessa specie per cui si procede”.
Sabrina, quindi, viene descritta come un personaggio pericoloso, scaltro e abile a depistare le indagini, con l’invio di squilli ed sms “sin dai primi minuti susseguenti al delitto”. Le motivazioni, attese da giorni, sono state depositate oggi nella cancelleria del Tribunale di Taranto. Cade il movente sessuale, le molestie verso Sarah di cui si era accusato lo zio Michele, mentre il Tribunale, tra l’altro, ritiene credibile Stefania De Luca, amica di Sabrina che aveva riferito il “suo disagio perché si sentiva eccessivamente robusta e poteva non piacere ad Ivano, che preferiva la cugina”. “La forte attrazione – scrivono i giudici del Riesame – nutrita dalla Misseri per Ivano e il conseguente sentimento di gelosia provato, che vedeva coinvolta la vittima, non lascia dubbi sul movente dell’uccisione della 15enne di Avetrana”.
Nelle 54 pagine dell’ordinanza, il collegio giudicante ripercorre la genesi dell’omicidio e le successive mosse dei protagonisti. A scatenare la rabbia di Sabrina fu il rifiuto di Ivano, una sera che i due si erano appartati in macchina, e il successivo racconto della vicenda che Sarah fece al fratello Claudio. “E’ ragionevole affermare – sostiene il Riesame – che sia stata proprio questa la goccia, ovvero il punto di rottura che ha fatto scattare nella ricorrente una forma di rancore nei confronti della cugina la quale, per di più, era anche lei interessata al Russo e veniva quindi vista come l’antagonista; così come è altrettanto plausibile che la Scazzi avesse utilizzato l’argomento del rifiuto da parte del Russo per schernire la cugina o comunque per rimarcare che con il Russo non aveva un futuro”.
Fmc
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