Taranto, 22 nov. (Apcom) – Il Tribunale del Riesame, ripercorrendo gli atti investigativi, ha sostenuto che Michele Misseri è credibile anche perchè il solo movente dell’uccisione di Sarah è quello della gelosia che Sabrina nutriva per Ivano Russo, il cuoco che temeva di perdere proprio a causa delal cugina 15enne. I giudici hanno quindi scartato il movente sessuale, “ovviamente riconducibile alla sola persona di Michele Misseri il quale ha escluso che la figlia fosse venuta a conoscenza dell’episodio, unico, in cui aveva toccato i glutei della nipote”.
Il tribunale del Riesame quindi cambia il punto del movente dell’omicidio di Sarah Scazzi e, sposando integralmente le dichiarazioni del padre dell’estetista avetranese, la inchioda a delle responsabilità ben precise. Infatti il tribunale riporta delle affermazioni dell’amica di Sabrina, Stefania De Luca: “In qualche circostanza ricordo che Sabrina ha manifestato il suo disagio – riportano le motivazioni – perchè si sentiva eccessivamente robusta e poteva non piacere ad Ivano, che preferiva la cugina”. La forte attrazione, scrivono ancora i giudici, “nutrita dalla Misseri per Ivano e il conseguente sentimento di gelosia provato, che vedeva coinvolta la vittima, non lascia dubbi sul movente dell’uccisione della 15enne di Avetrana”.
Fmc/Lux/Cro
© riproduzione riservata