Chicago, 23 nov. (Apcom) – si chiama “America by heart” e può essere già considerato il manifesto dei Tea Party oltre che il biglietto da visita per la candidatura di Sarah Palin nel 2012. Ma il nuovo libro della leader conservatrice repubblicana è destinato a far parlare, e subito, di sè. Nel volume – si evince della prime anticipazioni – l’ex candidata alla vicepresidenza non va per il sottile e non mancano anche duri attacchi personali a Barack obama.
Già dal sottotitolo – “riflessioni sulla famiglia, la fede e la bandiera” – il volume chiarisce l’ambizione di diventare una vera e propria “bibbia delle virtà americane”. E proprio in nome di questa trinità – bandiera fede e famiglia, appunto – l’ex governatrice del’Alaska prende di petto il presidente ‘liberal’. “Penso – scrive la Palin – che gli americani comuni siano stanchi di tutti questi giri che Obama fa per il mondo in cerca di applausi e stufi di farsi spiegare quanto l’america sia diventato un paese debole da professori e giornalisti di sinistra”.
L’America obamiana, per la gelida Palin è un disastro. Obama, accusa, si vergogna di essere americano e va in giro per il mondo ad affermare che “Il nostro paese è peggiore degli altri, è ipocrita sul piano degli ideali, non è all’altezza delle sue responsabilità, va corretto e modificato”.
Obama, insomma, agli occhi della Palin è solo un figlio o un nipote del ’68; un “rosso” mascherato da liberal e un sovversivo. Noi, ribatte la leader dei tea party, siam fatti d’altra pasta: “Noi non ci vergogniamo di essere americani; del nostro paese vediamo i limiti ma soprattutto la grandezza; i nostri leader sono orgogliosi di essere americani, lo sono sempre, non solo quando cercano di vincere le elezioni”.
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