CUVEGLIO Sale l’attesa per il Cuveglio Film Festival, il concorso dedicato ai cortometraggi autoprodotti, che l’8 e il 9 maggio, presso la sala polivalente del comune di Cuveglio, scatta il suo sesto ciak. E se da un lato fervono i preparativi per una rappresentazione ormai consolidatasi nel nostro territorio, dall’altra, cresce la trepidazione per i 39 iscritti, desiderosi di mettere in mostra i propri lavori al pubblico, ma soprattutto alla giuria che quest’anno si avvale della presenza di un ospite d’eccezione:
Aurelio Grimaldi.
Un regista siciliano, innamorato di Luino, che ha diretto «La ribelle», con Penelope Cruz, il film scandalo «Il Macellaio», «Anita-una vita per Garibaldi» e che nel film «Un mondo d’amore» è riuscito a dar voce alla sua naturale passione per un artista, Pier Paolo Pasolini, raccontato nelle sue mille contraddizioni, piuttosto che in santini edulcorati e politically correct. Una presenza tutta made in Italy dunque, ma grazie al cinema in corto, a Cuveglio, l’aria che si respira è decisamente internazionale con una delle due novità di quest’anno: l’inserimento della sezione «International». Introduzione che dopo sei anni di perfezionamento, conferma la prontezza dell’Associazione organizzatrice Casereccio ad accogliere opere provenienti dall’estero, grazie alla quale sono stati selezionati sei lavori arrivati dalla Svizzera, dalla Polonia e dalla Spagna. A quest’ultima innovazione si aggiunge un’altra new entry, la sezione «Videoclip», pensata per un pubblico giovane e per dare risalto alla commistione del linguaggio musicale e cinematografico insieme. Rimangono confermate la sezione «Libera» che vede in gara undici cortometraggi e quella dei «Cortogiovani», pensata preminentemente per diffondere tra i ragazzi la passione per il cinema, quest’anno comprensiva di quattordici pellicole realizzate da studenti delle scuole medie superiori provenienti da tutta Italia.
DUE GIORNATE INTENSE
Un Festival dedicato al cortometraggio, quello di Cuveglio, che nei suoi sei anni di vita ha dimostrato quanto, per offrire un prodotto di alta qualità, sia fondamentale mescolare le passioni alla volontà umana, quanto questo permetta di arrivare un po’ ovunque, persino all’estero, per poi essere raggiunti di nuovo. E non importa se il punto di partenza è un piccolo paese di provincia, anzi, semmai è uno di quegli elementi che all’intera manifestazione fa soltanto onore e per cui merita quell’ambito premio di chi, sin dall’esordio, ha sempre privilegiato il contenuto e la sostanza rispetto al suo contenitore.
v.colombo
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