Maltempo, pericolo cessatoAl via la conta dei danni

Il livello del Lago Maggiore, dopo l’impennata degli ultimi giorni, torna sotto controllo. Il bacino che bagna Piemonte e Lombardia ha infatti toccato il picco massimo di 194,99 metri sopra il livello del mare nella serata di mercoledì, interrompendo poi la risalita e assestandosi al limite di guardia.

L’acqua, che si era affacciata due giorni fa in piazza Caduti del Lavoro a Laveno, la prima località dove il lago rompe gli argini, si è dunque fermata prima di raggiungere il punto di esondazione di 195,15 metri sopra il livello del mare, e le previsioni meteorologiche positive dei prossimi giorni consentiranno al bacino di cominciare a scendere. Anche a Porto Valtravaglia e a Monvalle, dove il lago aveva destato qualche preoccupazione mercoledì, l’acqua non è

andata oltre la parte più bassa del lungolago e l’area iniziale del Lido, e ha già iniziato a ritirarsi.
Sembra dunque sfatato il rischio alluvione che aveva già tenuto banco lungo la sponda lombarda del Verbano lo scorso novembre, quando il bacino aveva raggiunto quota 195,40 metri superando gli argini praticamente lungo tutta la costa, con ingenti danni proprio alle strutture di attracco al Lido di Monvalle. Su tutta la costa continuano comunque i monitoraggi sia a terra, con l’impegno della protezione civile, sia sul lago, dove la Squadra della Polizia Nautica Provinciale continua i pattugliamenti.

Finito il maltempo, anche sul Ceresio è sceso il livello d’allarme. Ma il sereno ha portato alla luce anche una serie di danni cui si dovrà giocoforza porre rimedio. Prima di tutto il manto stradale sulle arterie che dalla Valceresio e la Valganna portano a Luino. Buche, crepe, vere e proprie microvoragini hanno infatti preso il posto dell’asfalto. Con pericoli sia per i pedoni che per gli automobilisti. Senza contare le conseguenze che questi avvallamenti potranno avere sulle moto. Problemi di questo tipo, con una conta parziale di diverse migliaia di euro, si registra sostanzialmente ovunque con i picchi in alcune vie di Luino, Porto Ceresio, Cuasso al Monte, e persino sulle Provinciali e le Statali della zona. Meno problemi, invece, sulle sponde del Ceresio con l’acqua che ha iniziato lentamente a defluire dai punti dove era esondata. Fuoriuscite che si sono però limitare alle passeggiate posizionate a ridosso dello specchio d’acqua a Lavena Ponte Tresa come a Porto Ceresio. Sotto controllo anche il Rio Bolletta. Problemi invece a Cuveglio e Brebbia dove si sono segnalati diversi allagamenti di scantinati e piani inferiori delle abitazioni a ridosso dei torrenti. Inconvenienti anche lungo tutto il fondovalle valcuviano con i riali che hanno trascinato a valle detriti e pietrisco.

E se la pioggia ha portato i danni non è stato più leggero il vento. Ammontano ad alcune migliaia di euro i danni riportati dagli ambulanti sorpresi mercoledì pomeriggio dalle raffiche improvvise che hanno spazzato Luino. Per loro problemi alle strutture di vendita e tanta merce gravemente danneggiata dalla tempesta di vento arrivata improvvisa verso le due del pomeriggio.

f.artina

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