Donna vittima di malattia e burocraziaAspetta da 9 mesi un’operazione

MALNATE Aspetta da nove mesi un’operazione che darebbe sollievo ai dolori che ogni giorno la affliggono. E le risparmierebbero magari qualcuna delle tre iniezioni quotidiane di morfina costretta a subire per sopportare la sofferenza. È il caso di una donna di 82 anni, Prima Nava, di Malnate, che da marzo dello scorso anno attende un intervento chirurgico all’ospedale del Circolo di Varese. Lei, vittima della malattia (una artrosi degenerativa e osteoporosi) e della burocrazia, affronta il dolore con coraggio. Ma i suoi familiari ora lanciano un appello alla sanità varesina, affinché qualcuno faccia qualcosa per dare sollievo a una persona che soffre.

A spiegare le sofferenze di mamma Prima ci ha pensato la figlia e il genero, il consigliere comunale Vito Bozzini: «Ogni giorno – raccontano i coniungi – mia madre deve sottoporsi a tre iniezioni di morfina per il dolore incredibile con cui è costretta a fare i conti. E’ ferma a letto e le basta un movimento per produrre una sofferenza enorme. Non riesce proprio a muoversi, prova ad alzarsi a mezzogiorno per mangiare ma il dolore spesso non glielo permette. Deve stare distesa e non può neanche uscire. Vederla soffrire provoca un grande dolore anche a tutti noi che le vogliamo bene. Lei non si lamenta mai, ma pensare ai dolori che avverte non può lasciarci indifferenti».

La donna attende dallo scorso mese di marzo di sottoporsi a un intervento attraverso cui le sarà posizionata una pompa di infusione intratecale: «In sostanza – racconta la figlia – potrà evitare le continue iniezioni di morfina e il dolore che avverte costantemente dovrebbe essere attenuato. Ogni venti giorni chiamiamo l’ospedale di Varese e ci dicono di avere pazienza, ma mia madre non può andare avanti in queste condizioni ancora a lungo. Chiediamo che si possano ridurre i tempi per aiutarla».

La signora Prima, però, non è stata dimenticata e Andrea Larghi, direttore medico di presidio del Circolo di Varese si è preso un impegno importante: «Entro il mese di febbraio, al massimo marzo, la signora Nava sarà sottoposta alla terapia». Il direttore medico ha spiegato anche i motivi di una lista d’attesa tanto lunga, dovuta al gran numero di pazienti che hanno bisogno di una terapia per la quale il Circolo è diventato punto di riferimento regionale.
Pino Vaccaro

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