TRAVEDONA MONATE No, questa volta il ghiaccio non c’entra. Ne sono convinti gli uomini della polizia provinciale, i primi a giungere sul luogo del dramma.
Dovranno quindi essere cercate altrove le cause del terribile incidente che nel tardo pomeriggio di ieri ha tinto di sangue la Sp36, all’altezza del Villaggio Ignis, fra Travedona Monate e Biandronno. Il bilancio dello schianto è di quattro feriti. Due sono molto gravi, e sono stati trasportati all’ospedale del Circolo, a Varese.
Si tratta di un ragazzo di 21 anni residente a Brebbia e di un signore di 70 anni che abita proprio a Travedona. Le altre persone coinvolte non rischiano la vita: però necessitano di cure che ieri sera sono state loro prestate all’ospedale di Cittiglio.
L’incidente è avvenuto poco dopo le 18. La Ford Fiesta color granata condotta dal 21enne si stava dirigendo verso Varese. Giunto alla curva che piega verso destra, il giovane ha perso il controllo dell’utilitaria. Il perché, questo ancora non lo si sa. La velocità eccessiva? Un malore? Un guasto meccanico? Tutto è possibile. La polizia provinciale, dopo aver effettuato i rilievi, sta lavorando per dare una risposta anche a questo enigma. Quel che è certo è che la Fiesta impazzita ha compiuto una mezza torsione su se stessa invadendo la corsia opposta e prestando il fianco sinistro alle vetture che provenivano dalla parte opposta. La cattiva sorte ha voluto che, proprio in quel momento, una Fiat Punto bianca si stesse dirigendo verso Travedona. L’impatto, violentissimo, è stato pressoché inevitabile.
Sono stati i due conducenti a riportare i danni peggiori. L’intervento dei medici del 118, giunti sul posto con tre ambulanze e un’automedica, è stato rapido. E se le due persone al volante riusciranno a vincere la loro lotta per la vita, lo dovranno soprattutto a loro.
Le condizioni del ragazzo sulla Ford sono apparse subito molto severe. Il forte trauma cranico lo ha fatto entrare in coma. E’ stato intubato sul posto e trasportato d’urgenza a Varese. Le condizioni dell’anziano sembravano invece meno compromesse: la botta al viso l’aveva ridotto a una maschera di sangue, ma pareva rispondere bene ai primi soccorsi. Invece, una volta arrivato al pronto soccorso di Varese, è entrato anche lui in coma ed è stato necessario intubarlo. Entrambi sono stati sottoposti a una Tac per verificare la gravità delle lesioni subite alla testa. I medici non disperano di salvarli, ma la loro prognosi resta riservata.
L’incidente ha causato anche notevoli difficoltà al traffico. La strada provinciale è stata chiusa per consentire i soccorsi e la rimozione delle due automobili. Il tratto è stato riaperto solo poco prima delle 20.
e.romano
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