Napoli, 1 gen (TMNews) – Dopo l’accordo trovato giovedì a Roma alla presenza del sottosegretario Gianni Letta, la raccolta dei rifiuti è stata intensificata per avere, come promesso, “un Capodanno senza rifiuti a Napoli”. Giovedì gli operatori dell’Asìa (l’azienda comunale che si occupa della raccolta), aiutati dai militari dell’Esercito, hanno raccolto più di 1.500 tonnellate di spazzatura; ieri mattina ne rimanevano in strada meno di 400. Quasi nulla rispetto alla situazione delle passate settimane.
Gli spazzini hanno effettuato una corsa contro il tempo, per portare i rifiuti in discarica entro la chiusura degli impianti. Si ricomincia a raccogliere a festa conclusa, portando la spazzatura nelle discariche di Chiaiano e Santa Maria Capua Vetere.
Per evitare i roghi, dal tardo pomeriggio i cumuli rimasti in strada (circa 60, quasti tutti in periferia) sono stati ‘annaffiati’ con acqua – come già stabilito – dalle autobotti dei vigili del fuoco. Tre le squadre di pompieri impegnate, che hanno pattugliato diverse strade: da Pianura al centro, da Secondigliano a Scampia, da Poggioreale a Ponticelli.
In serata, durante il tradizionale Te Deum di fine anno, è arrivato anche il monito dell’arcivescovo della città, il cardinale Crescenzio Sepe, a politici e uomini delle istituzioni che si occupano dell’emergenza rifiuti nel capoluogo campano: “E’ tempo di reagire rispetto a questa realtà drammatica che si manifesta ancora oggi: l’emergenza rifiuti mostra terribilmente il volto di una città ferita”, ha detto nell’omelia.
Sav
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