Usa; Corte Suprema, Obama conferma dimissioni giudice Souter


Washington, 1 mag. (Apcom)
– Il presidente degli Stati uniti, Barack Obama, è intervenuto di persona, nel corso della conferenza stampa del suo portavoce alla Casa Bianca, per confermare la decisione di uno dei giudici della Corte Suprema di ritirarsi entro l’estate. Obama ha aggiunto di auspicare che il suo successore possa entrare in funzione già in ottobre.

David Souter, nominato nel 1990 da George Bush padre, è un alfiere dell’ala liberal e ha annunciato la sua volontà di lasciare la Corte suprema per consentire ad Obama di procedere, per la prima volta dal suo ingresso alla Casa Bianca, alla scelta di un membro della massima istanza giudiziaria.

Nonostante la nomina di matrice repubblicana, sottolinea il New York Times che aveva anticipato la notizia, Souter è diventato negli anni uno degli esponenti più autorevoli dell’ala liberal della corte. A 69 anni, siede con cinque colleghi più vecchi e tre più giovani. La sua scelta, stando alle fonti della National public radio, non deriva da motivi di salute. “Semplicemente – riporta la Npr – dice da tempo agli amici che è stanco di Washington e vuole tornare nella sua terra, in New Hampshire”.

Sulla decisione di Souter ha senza dubbio influito l’elezione di Obama, che con molta probabilità nominerà un successore in linea con i principi liberali che il giudice ha seguito nei suoi vent’anni di servizio e quindi non modificherà gli equilibri interni alla Corte.

Anzi, peserà sulle decisioni della Corte per molti anni, anche al di là del mandato o dei mandati di Obama, visto che la carica è a vita. Souter finora si è sempre schierato con il più vecchio membro della Corte, l’89enne John Paul Stevens e i due giudici nominati dal democratico Bill Clinton. Souter ha d’altronde scelto di andarsene dopo aver appreso “con soddisfazione” che Stevens non si sarebbe dimesso nonostante l’anzianità e che l’unica donna della corte, Ruth Bader Ginsburg – operata di recente per un tumore – avrebbe continuato anche dopo fine mandato, fa notare la Npr.

La nuova sessione si aprirà a ottobre. Gli osservatori sostengono che Obama nominerà con ogni probabilità una donna, vista l’irrisoria rappresentanza femminile nella corte e il peso che la questione di genere ha avuto nel suo programma elettorale. Fra le papabili, si fanno i nomi di Elena Kagan (già scelta da Obama per il ruolo di Solicitor General, l’avvocatura dello stato americana); Sonia Sotomayor (giudice ispanico della Corte d’Appello Usa per il secondo circuito federale); e Diane Wood, giudice federale di Chicago che insegnava legge all’università insieme all’attuale presidente.

Fcs/Spr

© riproduzione riservata