Palermo, 4 gen. (TMNews) – Sono una trentina le imprese siciliane espulse da Confindustria Sicilia per non aver denunciato d’essere state vittime del racket. Lo ha assicurato il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello questa mattina a Palermo intervenendo ad un incontro organizzato in Questura. “L’espulsione – ha spiegato Lo Bello – è inderogabile per quelle imprese che risultino colluse con la criminalità; per quelle che invece sono vittima del racket, essa diventa uno strumento che cerca di condurre l’imprenditore alla denuncia dei suoi estorsori”. Lo Bello ha poi puntualizzato come a Palermo siano state sei le imprese espulse e ricordato che solo una, la Aedilia Venusta, sia stata ritenuta collusa con la criminalità organizzata. Per quanto concerne le denunce, invece, sull’intero territorio siciliano ad oggi se ne registrano circa 150.
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