FAGNANO OLONA «Chiediamo all’amministrazione comunale di Fagnano di venire allo scoperto e di dire a chiare lettere la sua posizione sul tracciato delle futura bretella di Pedemontana». A chiederlo è Domenico Asprella, proprietario di un terreno di 10 mila metri quadri in via Dante. Pedemontana lo taglierà in due e sarà impossibile portare avanti il progetto dell’uomo: realizzare un distributore di carburante e un autolavaggio nell’area di sua proprietà.
Un anno fa Asprella ha presentato le sue osservazioni per chiedere alla società
lo spostamento del tracciato propedeutico alla tangenzialina che porta a Castelseprio e, in seguito, ha presentato ricorso al Tar: «Durante l’udienza del 7 maggio scorso – spiega il cittadino – i legali di Pedemontana hanno reso noto che il tracciato non era ancora quello definitivo e abbiamo preso la decisione di sospendere l’udienza». Due mesi fa, però, Asprella è stato convocato per la presa in possesso del suo terreno dai tecnici di Pedelombarda. Si è quindi rivolto all’amministrazione comunale di Fagnano che avrebbe ancora la possibilità di fermare l’avanzamento del peduncolo. La stessa richiesta presentata dal Comitato per la Salvaguardia del Medio Olona che, tramite un’osservazione, ha chiesto all’assessore di competenza di fermare il tracciato di Pedemontana all’altezza dell’area industriale di Fagnano Olona, cancellando il tratto che collega via Caboto a via Dante evitando così di danneggiare numerose attività agricole.
«L’amministrazione di Fagnano Olona non ha mai preso una posizione chiara su questa questione. Questo peduncolo è propedeutico alla futura tangenziale che si allaccerà a Cassano Magnago di cui il Comitato ha più volte messo in discussione l’utilità. Ho acquistato dei terreni per aprire un distributore e adesso il loro valore rischia di diventare nullo. Chiedo pertanto al Comune, sposando la causa del Comitato per la Salvaguardia del Medio Olona, di uscire allo scoperto».
f.artina
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