Venezia, 26 feb. (TMNews) – Quando sta avvenendo in Libia è frutto di scelte di politica estera ed economica che hanno privilegiato “la strada delle alleanze coi dittatori e non delle relazioni internazionali”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso a Mestre per una manifestazione regionale del sindacato sui diritti del lavoro, commentando la situazione in Libia.
“Siamo molto preoccupati del fatto che la comunità internazionale, l’Europa, il nostro stesso governo – ha sottolineato la leader della Cgil – non abbiano preso con la necessaria decisione e forza posizione, dicendo che bisognava fermare un genocidio, che lì si stanno commettendo crimini contro l’umanità e che quella che era una rivoluzione pacifica delle piazze che chiedevano prospettive e lavoro, è diventata in Libia un genocidio”.
Per Camusso è fondamentale “fermare le armi e fermare il massacro. Poi ci sarà da discutere davvero – ha concluso – perché noi pagheremo gli effetti di una politica estera economica che ha scelto le alleanze con i dittatori e non delle relazioni internazionali”.
Bnz
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