Il 31° salone di Ginevra, dopo i due giorni di anteprima riservati alla stampa, diventa dal 3 al 13 marzo prossimi la capitale mondiale dell’auto. «Le salon», come viene chiamato in francese, presenterà 170 anteprime mondiali ed europee.
Quaranta di queste hanno un motore elettrico o alternativo a quello tradizionale. Gli espositori sono 260 e provengono da 31 Paesi. Progetti futuri e futuribili, concept, proposte ipertecnologiche sfileranno insieme alle novità già pronte per arrivare nelle concessionarie.
Insomma, la voglia di partecipare c’è. Quella di vincere dovrà affrontare la sfida di un mercato che continua, in generale, a dimostrarsi sonnacchioso se non ancora in piena sofferenza (brand del lusso a parte). Tra le diverse anteprime in vetrina vedremo la Ferrari FF, la Mercedes-Benz Coupè Classe C, la Lamborghini destinata a sostituire la mitica Murcielago, una concept car di Bertone per Jaguar, le vetture Fiat e Lancia con base Chrysler come il suv Freemont e la Flavia, la nuova Lancia Ypsilon a 4 porte, la Peugeot 308, l’Honda Jazz ibrid, la Seat Alhambra 4×4, la Bmw 535i xDrive Touring, la Mini Cooper SD Clubman a 5 porte e la Mini Cooper SD Countryman Suv oltre alla Volkswagen Golf Cabriolet.
Tra gli espositori ci sono De Tomaso, che ritorna a Ginevra dopo nove anni di assenza, e Ssangyong, che rientra nella passerella svizzera dopo due anni di distacco. Ma attenti anche alla cinese Byd, specializzata nell’elettrico, o ai preparatori di auto di lusso Kellener Sport e Novidem.
Il cuore della rassegna è il «Pavillon Vert» dove sono distribuiti i ventuno stand dei grandi costruttori come Chevrolet, Citroen, Mini, Renault, Smart, Tata e altri, oltre ai desk di istituti scientifici e università, tutti chiamati a mostrare e spiegare a pubblico ed esperti i più recenti approdi delle loro ricerche sull’auto ecologica.
Gli organizzatori del Salone di Ginevra puntano, infatti, sempre più sulla sua connotazione «verde», sperando che questa contribuisca a tutelare la manifestazione europea anche dalla concorrenza dei nuovi Paesi ricchi, come il Brasile, che stanno cominciando ad organizzarsi anche da questo punto di vista. Ma che la battaglia tra le case automobilistiche si consumi tutta su consumi e carburanti più puliti, è oramai cosa risaputa.
Il padiglione «Verde», in questo quadro, si allarga e diventa il motore della kermesse, potendo sfruttare anche la nuova pista prove. «I nostri visitatori – spiegano gli organizzatori – si interessano soprattutto alla mobilità del futuro, alle soluzioni per la sostituzione dei carburanti fossili, per capire cosa c’è e cosa ci sarà sul mercato».
Ai 2.500 metri quadrati del padiglione «Verde» partecipano, con 19 anteprime mondiali e europee, 36 espositori. Tra questi, per la prima volta compaiono nomi come Citroen, Renault, Tata e Smart. Gli organizzatori ginevrini si attendono circa 700 mila visitatori, un numero in linea con la costante crescita degli ultimi anni e che forse potrà sfruttare la scia del «rimbalzo» dell’edizione 2010.
Mentre le crisi nordafricane mandano alle stelle il prezzo del petrolio, Ginevra 2011 ci dirà, forse, come e dove risparmiare in futuro nell’acquisto e nella manutenzione ordinaria della nostra auto. Speriamo.
Daniele Vaninetti
m.sanfilippo
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