Bruxelles, 14 lug. (TMNews) – Slitta a data da destinarsi il vertice che si sarebbe potuto tenere domani tra capi di Stato e di governo dell’area euro, sulla perdurante crisi che partendo dalla Grecia pesa sui titoli di Stato di vari paesi. Si farà “al momento opportuno”, ha fatto sapere una portavoce della Commissione Ue, Pia Ahrenkilde. L’ipotesi di questa riunione, che si voleva ispirata da propositi rassicuranti sui mercati, da tenersi in concomitanza con i risultati dei nuovi stress test sulle banche europee, aveva preso corpo al termine del consiglio Ecofin tra ministri delle Finanze dell’Ue, martedì. Ma ieri a frenare era stata Berlino, e oggi a spiegare esplicitamente il perché è stata la cancelliera Angela Merkel: “penso che il prerequisito (per tenere il vertice) sarebbe quella di trovarci in condizione di assumere una decisione e finalizzare il piano di aiuti alla Grecia”.
E invece, proprio sul nuovo piano di sostegni alla Grecia, oggi dalle parole del ministro delle Finanze della Spagna, Elena Salgado è emersa una divergenza di vedute almeno su uno degli aspetti chiave: la partecipazione volontaria dei privati al nuovo intervento. “Non è una buona idea”, ha detto la spagnola. Ed è una idea della Germania a cui peraltro Berlino tiene molto. Secondo le stime diffuse ieri dal Fmi vedrebbe i privati contribuire con 33 miliardi di euro – tramite rinnovo del debito greco a scadenza, o rollover – che si aggiungerebbero ai 71 miliardi di euro che il nuovo piano di aiuti costerebbe ai partner europei (l’Fmi mettere altri 30 miliardi e il tutto garantirebbe supporto alla Grecia fino a tutto il 2014).
Ad ogni modo, secondo fonti diplomatiche citate da France Presse la mancata riunione di domani potrebbe svolgersi già all’inizio della prossima settimana. Se l’intento di questa riunione straordinaria era quello di rassicurare, quantomeno il risultato lascia a desiderare. E intanto sempre secondo fonti diplomatiche potrebbero volervi partecipare anche alcuni paesi Ue che non fanno parte dell’euro. (fonte Afp)
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