Taranto, 27 set. (TMNews) – Il Tribunale della libertà di Taranto dovrà riesaminare le ordinanze di custodia cautelare in carcere contro Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Lo ha deciso ieri sera la corte di Cassazione annullando con rinvio degli atti a Taranto i provvedimenti emessi con riferimento sia all’accusa di omicidio che a quella di sequestro di persona nei confronti delle due donne. Cosima e Sabrina continuano ad essere recluse e non lasciano la cella che condividono all’interno del carcere di Taranto. La Cassazione ha parzialmente accolto i quattro ricorsi presentati dagli avvocati Franco Coppi e Nicola Marseglia per conto di Sabrina Misseri, Luigi Rella e Franco De Jaco nei riguardi di Cosima Serrano.
All’attenzione della suprema Corte c’erano due provvedimenti: l’ordinanza con la quale il Riesame il 17 giugno scorso aveva respinto il ricorso formulato dai legali delle due donne contro il provvedimento cautelare firmato dal gip Martino Rosati il 26 maggio, e l’ordinanza con cui il tribunale dell’appello l’8 agosto aveva accolto il ricorso del procuratore aggiunto Pietro Argentino e del sostituto Mariano Buccoliero, contestando a Sabrina e Cosima anche l’accusa di sequestro di persona.
Entrambi gli atti sono stati annullati con rinvio e dunque sarà necessaria una nuova udienza al Tribunale del Riesame di Taranto.
E’ la terza volta che la Cassazione si pronuncia in questa maniera a carico delle persone coinvolte nel delitto di Avetrana: due volte per Sabrina, una volta per Cosima e nemmeno una settimana fa, il 21 settembre, per Carmine Misseri e Cosimo Cosma, zio e cugino di Sabrina accusati di soppressione di cadavere. Le motivazioni del verdetto di ieri saranno depositate tra circa 30 giorni.
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