New York, 31 ott. (TMNews) – Con il talento di scrittrice e l’affetto di sorella, Mona Simpson, 54 anni, racconta sul New York Times la vita e la morte del fratello, il cofondatore di Apple, Steve Jobs, morto il 5 ottobre stroncato dal cancro. Nel lungo editoriale rivela le ultime parole pronunciate da Jobs prima di esalare l’ultimo sospiro. “Oh wow,oh wow, oh wow”, ha detto il cofondatore di Apple, dopo aver guardato la sorella Patty e e poi “per lungo tempo i figli, la sua compagna di una vita, Laurene, e poi al di là di loro, nel nulla”.
Ed è proprio con le ultime parole di Jobs che si conclude il ritratto che ne fa la sorella scrittrice, cresciuta dalla madre che aveva dato in adozione il fratello maggiore. Simpson conobbe Jobs solo da adulta a 25 anni. “Da femminista ho aspettato tutta la vita di incontrare un uomo da amare e che potesse amarmi. Per decenni ho pensato che quell’uomo sarebbe stato mio padre. A 25 anni l’ ho incontrato: era mio fratello”.
All’epoca Simpson viveva a New York dove lavorava per una piccola rivista e scriveva il suo primo romanzo. Un giorno ricevette in ufficio la telefonata di un avvocato che le disse che “il suo cliente era ricco e famoso e che era anche suo fratello”. Jobs è così andato alla ricerca della sua sorella naturale. “Era un ragazzo della mia età, in jeans, dall’aspetto mediorientale, più bello di Omar Sharif”, ricorda Simpson del primo incontro con Jobs. “Abbiamo fatto una lunga passeggiata, una passione che avevamo in comune, ho capito che potevamo veramente essere amici”.
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