New York, 28 set. (TMNews) – La diffusione delle foto e dei video realizzati durante la cattura e l’uccisione di Osama Bin Laden lo scorso maggio danneggerebbe gravemente la sicurezza nazionale statunitense, rischiando di provocare attacchi terroristici contro cittadini americani. Questa la posizione mantenuta sin dal primo momento dell’amministrazione Obama sulla questione. In questi giorni, l’opposizione alla pubblicazione del materiale è stata ribadita dal Dipartimento della Giustizia in occasione di una nuova richiesta effettuata davanti al giudice dall’organizzazione conservatrice Judicial Watch.
“Non dobbiamo rinnegare le leggi sulla trasparenza solo perché rispettarle potrebbe offendere i terroristi”, ha dichiarato Tom Fitton, presidente di Judicial Watch, in un comunicato. La richiesta di pubblicazione dei 52 file tra foto e video in possesso della CIA, insieme ai piani di preparazione per il raid e i risultati dei test del DNA di Bin Laden, era già stata avanzata in precedenza da un’agenzia di stampa subito dopo l’annuncio di Obama il 1 maggio scorso che bin Laden era stato ucciso. Anche in quell’occasione, la Casa Bianca si era rifiutata di diffondere qualsiasi materiale.
John Bennett, il direttore del National Clandestine Service della CIA, aveva afermato che le foto erano troppo cruente per essere rese pubbliche. E inoltre secondo l’ammiraglio William McRaven, capo deli reparti speciali delle forze armate Usa, avrebbero reso troppo identificabili i membri delle unità speciali stesse. Il timore, allora come adesso, è che esse possano essere usate dai terroristi per fomentare la propaganda antistatunitense, causando un rischio per la sicurezza degli americani, sia in patria sia all’estero.
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