New York, 28 set. (TMNews) – L’FBI può inserire nella lista dei sospettati di terrorismo anche chi è stato scagionato o giudicato innocente in precedenti sentenze. Nuovi documenti, rilasciati dall’FBI nei giorni scorsi grazie all’applicazione del Freedom of Information Act, la legge che impone la pubblicità dei documenti delle agenzie governative non coperti da segreto, rivelano i criteri usati dall’agenzia federale per compilare e tenere aggiornato il database delle persone sospettate di terrorismo.
Secondo quanto riporta il New York Times, se gli agenti federali hanno un “ragionevole dubbio” che un individuo possa essere collegato in qualche modo con attività terroristiche, esso deve rimanere nella lista, o essere reiscritto, anche se tutte le precedenti accuse nei suoi confronti sono decadute davanti al giudice. Il fatto stesso di aver attirato l’attenzione in primo luogo, quindi, potrebbe essere ragione sufficiente per rimanere sotto osservazione. L’inclusione in questa speciale “lista nera” può comportare il divieto di salire sui voli di linea, rifiuto del visto d’ingresso nel paese o, nel migliore dei casi, controlli più approfonditi in aeroporti e dogane. Tutto questo senza che all’individuo sia notificato di essere stato inserito nella lista, né le ragioni per cui è stato considerato come un potenziale terrorista.
Il database contiene 420.000 nomi e tra questi 8.000 sono americani. A molti di loro, circa 16.000, è proibito volare. Le procedure e i criteri usati dall’FBI sono bersaglio delle critiche di numerosi gruppi per la protezione dei diritti civili, secondo cui la lista si regge sulla “presunzione di colpevolezza, un principio radicalmente opposto a quello che dovrebbe regolare la giustizia ordinaria.
Per l’FBI, al contrario, la decisione se inserire o meno nel database un potenziale sospetto non è casuale né azzardata. Per Timothy J. Healy, il direttore della sezione dell’FBI che si occupa di analizzare i potenziali terroristi, le procedure non potrebbero essere diverse, dato che il governo statunitense non potrebbe perdonarsi se, in caso di un altro attacco terroristico, si scoprisse che l’esecutore era già stato preso in considerazione dall’FBI e poi dimenticato.
A24
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